La storia
Le origini di Furnari rimontano al secolo XIII.
Il paese fu fondato da un certo Filippo Furnari, genovese, il quale ebbe concesse dagli Svevi alcune terre della comarca di Patti.
Un tempo Furnari era dotata di una rocca.
Nel 1282, il re Pietro d'Aragona, essendosi fermato a Furnari per parecchi giorni con tutte le sue genti per intimare la resa a 1000 Francesi che si trovavano nel castello di Milazzo, confermò al feudatario del luogo, Pietro Furnari, la proprietà e la terra, già confiscata da Carlo d'Angiò.
I suoi discendenti rimasero in possesso del territorio, conservando il titolo baronale, ed acquistando quello ducale nel 1643 con Antonio Furnari.
Nel 1813, la terra di Furnari, libera da ogni vassallaggio, si costituì a Comune, con magistrati propri.
Dalla fine del 1600 ai primi del 1700, e precisamente dal luglio 1692 fino al Maggio del 1703, fu arciprete di Furnari Giuseppe Millemaggi, celebre predicatore apostolico, ed autore di alquante orazioni panegiristiche. Predicò a Napoli, a Palermo, e a Roma, presso il Papa.
Furnari ha due scrittori e poeti, molto apprezzati e conosciuti in campo nazionale: il prof. Felice Conti e il prof.Lorenzo Chiofalo.
Secondo i critici, il Conti è un poeta dalla vena limpida e delicata, ed uno scrittore, dal realismo verghiano.
Egli è autore di "Sensazioni", di "Hanno rubato un cipresso", di "Un'occhiata di sole", e di "Una vita così".